Milano è la metafora dell’amore, di tutto ciò che cambia, della vita che va.
Baustelle
Da sola in una grande geografia del dolore sta.
Cantano così i Baustelle e chi siamo noi per dargli torto.
Sarò di parte, lo so, ma per quando Milano sia spesso descritta come una città grigia, frenetica e caotica, io l’ho sempre trovata eclettica e piena di vita.
Uno delle vie di Milano che preferisco è Via Marghera, che si trova in una zona elegante, affacciata su un’infinità di negozi e boutique.
Per i primi anni della mia vita, ho abitato un una vecchia casa di ringhiera dalle pareti gialle, che dava su piazza De Angeli.
Adoravo quella casa, un piccolo bilocale al quarto piano senza ascensore, con la moquette marrone al pavimento e il rumore dei tram che sferragliavano proprio sotto le finestre del salotto.
All’epoca quella casa era la classica casa di ringhiera milanese, coi bagni fuori sul ballatoio, che mio papà aveva ristrutturato da solo quando si era trasferito a Milano, e da quella casa, tutte le domeniche, passeggiavamo lungo via Marghera, per andare a fare colazione al bar vicino alla fermata di Wagner…il Cafè Royal (che in realtà non si chiamava così… licenza poetica).
CAFÈ ROYAL
Marco Bolzano
A Bergamo Alta c’è una piccola ma fornitissima libreria che ho scovato vagando senza meta in attesa di entrare alla mostra di Yayoi Kusama: Punto e a capo.
Difficile non innamorarsene e altrettanto difficile non entrare e perdersi tra gli scaffali per scovare, tra best seller e libri d’arte, qualcosa in grado di catturare l’attenzione… perché si sa, sono i libri a scegliere i lettori e non il contrario.
E voi giustamente direte: “Cosa c’entra la libreria di Bergamo Alta?”
Perché è proprio in queta libreria che, tra tante copertine e tanti titoli, mi sono soffermata su un disegno… “ma io questo posto lo conosco!”
Café Royal
Dal Cafè Royal prima o poi ci passano tutti: genitori e figli, donne indaffarate, coppie di amanti e adolescenti spaesati.
Davanti al bancone si srotolano relazioni da aggiustare e nuovi incontri, una galleria degli specchi in cui ciascuno può sorprendersi riflesso.
Come spesso accade nelle grandi città, i personaggi di questo romanzo si incontrano ogni giorno, si salutano, condividono esperienze, a volte si confidano, a volte si ignorano e altre semplicemente non si riconoscono.
Marco Bolzano riesce a far interagire tutti i protagonisti intrecciando le loro vite in un intricato dedalo di alternative, inciampi e possibilità e dove anche il destino, spesso e volentieri, ci mette lo zampino.
Anche a noi passeggeri
delle opposte destinazioni
capita qualche volta di sfiorarci
Milano Playlist
Cafè Royal scorre via veloce e la curiosità di capire come si intrecceranno le vite dei personaggi vi terrà incollati alle pagine, e se per caso vi servisse la giusta colonna sonora, lascio qui una playlist Spotify a tema Milano.
Continuate ad adottare libri, mi raccomando!
#adottaunlibro
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