Amanti della montagna, un attimo di attenzione!
Se siete ancora indecisi sulle ferie estive, fermatevi un attimo per leggere questo articolo: ho un suggerimento per voi!
Lo sapevate che l’altopiano più vasto d’Europa si trova qui in Italia? È grande quanto 8.000 campi da calcio messi insieme… sì avete letto bene: OTTOMILA!
L’ALPE DI SIUSI
L’Alpe di Siusi è stata la mia prima meta post lockdown. Volevo un luogo tranquillo, rilassante, family e pet friendly dove trascorrere una settimana rigenerante.
Si trova in Alto Adige – Südtirol dove avrete l’imbarazzo della scelta sulle attività da poter fare tra cui salire in vetta con l’ovovia, fare il bagno nelle fresche acque del laghetto di Fiè e tante belle passeggiate.
Oggi vi voglio parlare del sentiero circolare del Bullaccia, uno dei più panoramici che abbia mai fatto! Non ho ricordi di essere mai stata circondata da un panorama montano così bello a 360 gradi: davvero spettacolare!
È come camminare su un enorme tavolo appoggiato tra le montagne, in quasi totale assenza di alberi.
Il sentiero è il n. 14 e si trova a 2.174 mt di altezza.
È un percorso ad anello della durata di circa 3 ore e lungo 10 km. Il dislivello è davvero minimo, circa 400 mt.
Vivrete un’esperienza davvero a contatto con la natura tra prati verdi, malghe e tante tante tante mucche!
È un percorso assolutamente adatto a tutti, quattro zampe e bambini compresi, ma senza l’ausilio di passeggini per la presenza di diversi passaggi tra le rocce.
I punti panoramici non mancano: potrete ammirare dall’alto il paese di Castelrotto, uno dei Borghi più Belli d’Italia, e troverete delle grandi panchine di legno conosciute come “le panche delle streghe” perché la leggenda narra che proprio in quel punto le streghe si radunassero per celebrare i loro riti.
LINK UTILI
Se vi ho anche solo un po’ incuriosito, nell’articolo di blog troverete maggiori dettagli per raggiungere l’Alpe di Siusi, suggerimenti per risparmiare sul parcheggio della macchina e dove mangiare (davvero bene!)
Vi aspetto QUI!
Giulia “I Viaggi di Giugliver”
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