Storie

La stanza nel bosco: storia di una passione

27 Aprile 2022
La stanza nel bosco_Storie di Pigne
Reading Time: 8 minutes

Oggi vogliamo raccontarvi una storia che profuma di fiori di montagna, che fa immaginare distese di alberi in vetta e ricorda suoni silvani.
Stefania, founder di La stanza nel bosco, ha dato vita ad un progetto che trova le sue origini nella passione per l’artigianato, il fatto a mano e soprattutto per l’amore dei boschi.

Questa realtà, marchio italiano con sede tra le montagne e gli splendidi boschi del Trentino Alto Adige, non è “unicamente” frutto di una serie di passioni, ma vuole essere anche un esempio in grado di rispondere ad alcune domande che Stefania si è posta in seguito a Vaia, il violento uragano che nel 2018 ha spazzato via intere vallate delle montagne trentine distruggendo 4 milioni di metri cubi di alberi.

quanto l’essere umano, con le sue scelte e le sue azioni, può salvaguardare l’ambiente? E cosa possiamo fare noi?

Stefania

In molti, dopo questa catastrofe ambientale, si sono mobilitati al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’importanza del patrimonio boschivo e forestale, cogliamo l’occasione per citare lo scrittore italiano Matteo Righetto che per il teatro ha scritto “Da qui alla Luna”, uno spettacolo che ha visto in scena l’attore Andrea Pennacchi e il musicista Giorgio Gobbo, diretti dal regista Giorgio Sangati. Un testo potente in grado di dare voce a chi ha vissuto la tragedia, pensato e scritto successivamente alla devastante tempesta come monito che niente sarà più come prima.

Da qui alla luna, non è solo un titolo evocativo, ma una sorta di unità di misura: mettendo in fila uno dopo l’altro i 16 milioni di alberi spazzati via dalla tempesta “Vaia”, che ha devastato le Alpi orientali nell’ottobre scorso, si riuscirebbe a coprire grossomodo la distanza che separa la Terra dalla Luna.

Ma questa è un’altra storia… che vi consigliamo di guardare a Teatro seduti in platea appena ne avrete l’occasione.
Torniamo a La stanza nel bosco, il prezioso progetto di Stefania, un tributo alla nonna sarta e alle montagne dove è cresciuta.

I PRIMI PASSI

La stanza nel bosco nasce in seguito a una vicenda terribile: la tempesta Vaia. Oltre ovviamente all’amore per l’artigianato, il fatto a mano e i boschi…

Tutto è partito nel marzo 2020, ho cercato di unire il mio amore per la grafica minimalista e per il cucito. Ispirandomi al mondo del bosco ho iniziato a sviluppare le prime forme di animali che vivono nei boschi trentini, cercando di disegnare trovando una caratteristica distintiva. Ho scelto di utilizzare il bianco ed il nero per diversi motivi, essendo molto ispirata dal valore della semplicità e del minimalismo ho scelto di creare disegni e forme semplici. Credo che la semplicità non sia mai banale, ma fondamentale.
I miei cuscini-pupazzo sono stati inizialmente pensati come regalo nascita, per decorare le camerette e gli spazi dedicati ai bambini, ma in questo primo anno di attività ho notato con piacere che piacciono molto anche agli adulti!

Secondo alcuni studi condotti negli anni ’60, nei primi mesi di vita, la vista è poco sviluppata e riesce a distinguere solo le cose che gli vengono poste a 20-25 cm dal viso (la stessa distanza del seno della mamma, o del viso dei genitori mentre è in braccio). Il bambino riesce però a distinguere la luce dal buio e di conseguenza le immagini a forte contrasto cromatico, è per questo che il bianco e nero sono perfetti per stimolare la vista del neonato. Più le immagini sono semplici, più sarà facile per il bimbo riconoscerle.

Forse non solo i neonati, ma tutti noi abbiamo bisogno di più semplicità e meno “fracasso” visivo.

Dopo aver definito lo stile illustrativo dei miei personaggi ho iniziato la fase di ricerca e test sui materiali. Volevo trovare un materiale che fosse anallergico, facilmente lavabile in lavatrice e piacevole al tatto e che il cuscino potesse trasmettere la sensazione di un morbido abbraccio. Sono sempre stata combattuta sul fatto di usare stoffa ed imbottitura in poliestere, inizialmente sono riuscita a trovare delle aziende che avendo molti avanzi mi fornivano tutto il materiale che mi serviva per la mia piccola produzione.

Ora l’attività si è ingrandita e purtroppo i materiali di “recupero” dei grandi marchi non sono più sufficienti, cerco comunque di ottimizzare le forme e con gli avanzi di produrre e ideare nuovi prodotti. Sono però sempre alla ricerca e spero di trovare una stoffa naturale altrettanto morbida da poter utilizzare in sostituzione.

Ho testato tantissimi tipi di stoffa, ma erano tutte non abbastanza morbide. Una volta deciso di utilizzare il tessuto “Minky” è iniziato il caos.
Ho faticato molto per imparare a “gestirlo” era difficile da cucire perché molto elastico, ogni forma che disegnavo risultava sproporzionata una volta che veniva trasformata in cuscino. Dopo svariati tentativi e prove sono riuscita a raggiungere i risultati che tanto avevo desiderato.

STEFANIA: ARTIGIANA DIGITALE

Ci ha colpito la definizione di “artigiana digitale” appassionata di tradizione e tecnologia. Ci dici qualcosa di più su questa figura?

Amo da sempre disegnare, creare, progettare, sono attività che mi fanno stare bene, adoro soprattutto creare con le mani e realizzare gran parte delle cose che la mia mente inventa. Fin da piccola, con l’aiuto di nonna Lina, ho cucito diversi abiti e cappotti, con l’aiuto di papà lampade ed oggetti e con l’aiuto di mamma a disfare e ricominciare quando le cose non riuscivano bene. All’università di design ho imparato a progettare con criterio e a scoprire le prime tecnologie e ad innamorarmi del mondo digitale. Ho avuto inoltre la fortuna di lavorare come grafica in aziende creative molto stimolanti che mi hanno insegnato e mostrato molto.

Mi definisco “artigiana digitale”, perché realizzo le mie creazioni mescolando abilità manuali e l’utilizzo di software digitali.

Oltre ad occuparmi della realizzazione artigianale dei miei prodotti, ho creato il mio sito e-commerce, la grafica, le foto e tutta la comunicazione.

IL BOSCO

Attraverso i personaggi che crei proponi un modo originale di conoscere la fauna, la flora boschiva ed educare al rispetto della natura. Ci racconti questo tuo impegno nei confronti dell’ambiente?

Con l’aiuto di nonna Lina ho creato delle filastrocche per raccontare a tutti le particolarità di ogni animale e fiore del bosco.

Credo sia fondamentale conoscere il mondo naturale che ci circonda, conoscere significa saper apprezzare e rispettare.

Il bosco è un luogo magico, da sempre protagonista nelle fiabe più belle. Senza il bosco non esisteremmo.
Il bosco è un serbatoio di risorse che in passato erano indispensabili per la vita dell’uomo, fornendo sia legna per scaldarsi che frutti per nutrirsi in tempo di carestia. Oggi dei boschi si usa soprattutto la legna che segue innumerevoli destinazioni, dalla cellulosa per la carta, al mobilio, alla legna da ardere.

Un bosco con le piante “in piedi” (ossia non tagliate) può essere utilizzato per produrre funghi, tartufi e frutti di bosco. Il bosco ha una FUNZIONE VITALE, infatti grazie alla fotosintesi, svolge la funzione di polmone perché ci fornisce l’ossigeno. Se i boschi scomparissero, presto l’aria risulterebbe irrespirabile. Inoltre ha una FUNZIONE PROTETTIVA: le radici degli alberi trattengono il terreno evitando frane e cedimenti. Le loro chiome proteggono le piante più piccole, ma anche gli animali, da insolazioni e precipitazioni; inoltre trattengono l’acqua ed evitano alluvioni a valle.

Il bosco ha inoltre un’importanza psicologica fondamentale perché è fonte di pace e salute. Nel nostro piccolo sentiamo l’urgenza di dare il nostro apporto concreto e cerchiamo di sensibilizzare con i nostri personaggi stravaganti del bosco a conoscere il valore immenso che hanno le foreste.

Nulla protegge la terra più dei boschi!

LA SCELTA PRODUTTIVA

La produzione vera e propria segue i ritmi legati alla domanda, questo diminuisce l’impatto sull’ambiente, ti andrebbe di approfondire questo aspetto?

Ogni prodotto che vedete sul catalogo è realizzato su richiesta: produciamo solo una volta effettuato l’ordine. Questo permette di evitare la sovrapproduzione e gli sprechi tessili, una scelta produttiva di cui vado molto orgogliosa.

Ci racconti l’origine della Pattern Collection?

Per la produzione della Pattern Collection mi affidavo invece ad un partner europeo che si serve di una tecnologia di stampa all’avanguardia che crea pochissima acqua di scarico e utilizza poca energia. Allo stesso modo inviavo la richiesta di produzione esclusivamente in seguito alla richiesta dei miei clienti.
Ho deciso di eliminare questa sezione per evitare troppi passaggi e per iniziare invece a coinvolgere altre artigiane e creare delle collezioni in collaborazione con artigiani creativi italiani.

Parte del ricavato delle vendite dei prodotti verrà devoluto a Trentino Tree Agreement, come ti è venuta questa idea e perché hai scelto questa realtà?

LA STANZA NEL BOSCO è nata dalla passione per l’artigianato, il fatto a mano e l’amore per i boschi.

Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre del 2018, un violento uragano di dimensioni catastrofiche ha spazzato via intere vallate delle nostre amate montagne distruggendo 4 milioni di metri cubi di alberi in Trentino. Una difficile esperienza per il nostro territorio il cui patrimonio boschivo e forestale è parte integrante della nostra storia e gente. Ricostruire questa terra amata, è dunque necessario ed urgente. Con la consapevolezza che la Natura è beneficio e patrimonio di tutti. Non c’è dubbio che ad innescare questa crisi poderosa siano state peculiari condizioni climatiche, assolutamente insolite, per intensità e stagione. Condizioni che impongono qualche riflessione: quanto l’essere umano, con le sue scelte e le sue azioni, può salvaguardare l’ambiente? E cosa possiamo fare noi?

Donando parte dei nostri ricavati a Trentino Tree Agreement, vogliamo contribuire alla ricostruzione dei boschi trentini e diventare promotori di pratiche di sostenibilità ambientale.

LE COLLEZIONI

Ci racconti le tue collezioni?

Siamo sempre in movimento e le collezioni si aggiornano continuamente, abbiamo cominciato realizzando la collezione “Gli animali del bosco – cuscini grandi stampati” per poi creare la collezione dei “cuccioli ricamati”, la mia preferita! Adoro l’effetto del ricamo, che riesce a creare un effetto materico e di tridimensionalità al cuscino. Durante il periodo estivo abbiamo poi realizzato anche gli stickers murali e le copertine gioco a forma di ghianda. Sicuramente svilupperemo molte altre idee legate al mondo del ricamo perché ci stimola molto. E nel futuro vedo nuovi personaggi, nuove collaborazioni e attività educative nelle scuole.

Qual è stata la prima creazione a cui hai dato vita?

Orso miele, che sarà sempre uno dei miei cuccioli preferiti.

Curiosità, momenti buffi…
Durante i mercatini molti passanti chiedono se i miei cuscini siano dei fermaporta… Altri non riconoscono che animali siano, ma credo che questo sia bello, la possibilità di riconoscere in ogni forma ciò che si desidera senza dover etichettare per forza qualcuno/qualcosa in una categoria.

Chi come noi ama la montagna, le storie fuori dal coro e l’ambiente, dopo aver letto le quattro chiacchiere con Stefania non potrà che visitare il suo mondo e contattarla per saperne di più… vi lasciamo qui sotto i suoi contatti.


LINK UTILI

Vuoi contattare Stefania? Scrivi una mail a info@lastanzanelbosco.com
WhatsApp: 392 0663562
Se invece vuoi acquistare i suoi prodotti visita lo Shop On-line: www.lastanzanelbosco.com
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