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One Step Closer: la storia dei Linkin Park

18 Novembre 2023
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Reading Time: 4 minutes

Se dovessimo fare il nome di una band che ha lasciato un segno nella storia della musica rock, senza dubbio uno sarebbe: i Linkin Park. Con il loro sound unico, che combinava heavy metal e rap, hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo, diventando una delle band rock più iconiche degli ultimi vent’anni.

Nel libro One Step Closer, il manager Jeff Blue, racconta la storia dei Linkin Park dal loro esordio fino al successo mondiale, da un punto di visto molto vista unico e molto familiare.


One step closer. Dagli Xero alla vetta: la storia dei Linkin Park

Jeff Blue
prefazione Samantha Bennington

HarperCollins


Il libro inizia con la formazione della band, avvenuta a Los Angeles nel 1996. I membri del gruppo erano tutti giovani e ambiziosi, e avevano una visione chiara del loro sound: volevano creare musica che fosse sia heavy metal che rap, e che potesse parlare ai giovani di tutto il mondo.

Un’amicizia nata per caso

Ci siamo incontrati per caso a una festa“, racconta Mike Shinoda, il rapper e uno dei fondatori della band. “Insieme abbiamo iniziato a suonare musica, e ci siamo subito resi conto che avevamo qualcosa di speciale.

La band ha iniziato a suonare nei locali di Los Angeles, ma il successo non è arrivato subito. Sono stati rifiutati da molte case discografiche, e hanno dovuto lavorare duramente per farsi conoscere.

Erano gli anni 2000 quando i Linkin Park, una band sconosciuta formatasi nel 1996 sotto il nome “Xero“, divennero una delle band nu-metal più famose al mondo. Il gruppo, fondato da Mike Shinoda e Mark Wakefield, nel 1999 reclutò Chester Bennington come frontman, la cui voce è ben presto diventata una delle più iconiche nel settore.

Un’occasione che cambia tutto

Un giorno, abbiamo ricevuto una telefonata da una casa discografica che era interessata a noi“, racconta Joe Hahn, il DJ della band. “È stata un’occasione che ha cambiato tutto“.

Con l’aiuto della casa discografica, i Linkin Park pubblicarono il loro album di debutto, Hybrid Theory, nel 2000 che ebbe un successo immediato e vendette oltre 24 milioni di copie in tutto il mondo.

Una canzone che ha cambiato la storia

In the End“, il singolo principale dell’album, è diventata una delle canzoni più iconiche dei Linkin Park.
La canzone parla della lotta per trovare un senso nella vita, e ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo.

È stata una canzone che ha cambiato la storia.
Ha portato la nostra musica a un livello completamente nuovo.

Chester Bennington
Un successo senza precedenti

Il libro prosegue raccontando, con molti aneddoti e dettagli, tutte le fasi del successo dei Linkin Park, i 7 album, i concerti, i Grammy e i numerosi premi vinti. Un successo che sembrava non doversi mai fermare, nonostante l’ultimo album, “One More Light” avesse suscitato qualche critica tra i fan più sfegatati, per la virata verso sonorità più pop.

La tragedia di Chester Bennington

Il 20 luglio 2017, è una data che in molti ricorderanno con profonda tristezza.
Chester Bennington viene trovato morto nella sua stanza d’albergo, lo stesso giorno del compleanno del suo amico e cantante Chris Cornell, morto suicida appena pochi mesi prima.
La sua morte è stata una tragedia per la band e per i suoi fan e il rock ha perso un’altra voce unica e indimenticabile.

La morte di Chester è stata un momento molto difficile per noi, ma abbiamo deciso di continuare a suonare la sua musica, perché è quello che lui avrebbe voluto.

Brad Delson

One Step Closer è senza dubbio un libro perfetto da regalare a un fan dei Linkin Park, ma non solo. È una storia di perseveranza, di talento e di amicizia.
È un libro che ti farà emozionare, sorridere e riflettere, perché come ha detto Mike Shinoda:

La musica è un linguaggio universale che può unire le persone

Mike Shinoda

Adettoti
  • In the End” viene citata nell’introduzione del libro, quando Blue descrive la visione della band di creare musica che potesse parlare ai giovani di tutto il mondo.
  • Numb” viene citata nel capitolo che parla della depressione di Chester Bennington, il cantante della band.
  • Breaking the Habit” viene citata nel capitolo che parla delle dipendenze di Mike Shinoda, il rapper della band.

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