Salutiamo il caldo Sole leonino e diamo il benvenuto alla stagione della Vergine.
VERGINE
La Vergine è il 6^ segno dello Zodiaco, quello che chiude la prima sestina di segni, in questo senso analogo ai Pesci, colei che “raccoglie”. E se ci fermiamo a riflettere da metà Agosto a metà Settembre avviene proprio il raccolto dei semi germogliati in primavera che hanno dato i loro frutti. La terra che generosamente ha donato ora si ritrova secca e svuotata dei suoi frutti.
La simbologia della Vergine è proprio una splendida fanciulla con una spiga di grano in mano per simboleggiare il raccolto. Uno dei miti che rappresentano la Vergine è quello di Demetra, la dea che governa la terra e le sue messi, da questo mito nasce il paragone con la Madre Terra: l’aspetto femminile della forza vitale. Nella Vergine troviamo una terra matura, non più giovane e fertile come quella del Toro, ma quella che ha già prestato il suo servizio all’umanità, che ha fatto maturare i suoi frutti e ora, ricca di esperienza, si prepara a ricevere il seme da conservare affinché sbocci nella prossima stagione.
SEGNO DI TERRA
La Vergine è il 2^ segno di Terra della ruota dello Zodiaco, e i due pianeti che lo governano sono Mercurio (come per i Gemelli) ed Urano. È fondamentale nello studio di un segno analizzare il pianeta che lo governa perché solo così potremmo cogliere la sua essenza, la sua espressione.
Analizziamo, per usare un termine assolutamente in linea con questo segno, Mercurio. Mercurio è il pensiero, il movimento, la comunicazione ed in Vergine si esprime in modo estremamente concreto, estremamente analitico per l’appunto. Il pensiero qui è logico, razionale perché deve evitare assolutamente l’imprevisto. È un pensiero preciso per necessità di controllo, si ha un’intelligenza acuta, attenta ad ogni minimo dettaglio, molto scrupolosa e che scruta ogni angolo. Ha la precisione di un database perfettamente ordinato. Si da più importanza al dettaglio che al fulcro del tutto. Una caratteristica che può sfociare nell’ipercriticismo e nella troppa pignoleria.
… a te Vergine, affido il compito di prestare cura e attenzione alla mia creazione.
Osservala, analizzala in ogni sua parte e custodiscila con amore, difendendo la sostanza spirituale che in essa si nasconde. Impara anche a non perderti in ciò che è parziale dimenticandoti di ciò che è intero. Affinché tu possa adempiere il tuo compito, ti dono i talenti dell’attenzione, dell’accudimento e dell’efficienza. Non permettere però che pignoleria, ossessività e ipercriticismo diventino ostacoli così grandi da inaridire il tuo cuore e la tua anima.
La Vergine si contraddistingue per un fatalismo cosmico, nel senso che è conscia del fatto che tutto ha una fine e questa cosa la inquieta abbastanza, il non poter prevedere e gestire questa “fine” la costringe a controllare tutto per evitare i possibili danni. Non ama i cambiamenti e questo fattore alimenta la necessità di previsione.
Urano dall’altra parte le conferisce una grande forza decisionale: se la Vergine capisce che deve tagliare, taglia, senza indugi in modo chirurgico quindi freddo e controllato. Urano pianeta della scienza sposato con Mercurio in questo domicilio fa si che moltissimi medici e scienziati abbiano valenze Vergine.
CARATTERISTICHE DEI NATI SOTTO QUESTO SEGNO
I nati sotto questo segno tendono ad amare l’ordine, l’organizzazione, la precisione, sono estremamente dediti al lavoro e per questo ottimi dipendenti o collaboratori; sono estremamente fidati e discreti. Hanno tutte le caratteristiche per far partire in modo concreto un nuovo anno, scolastico per esempio, riescono con diligenza a perseguire scopi senza distrarsi dall’obiettivo.
E dopo lo sfarzo, la festa, l’espressione massima data dal cielo Leone ecco che è tempo di raccogliere il frutto, di raccogliere ciò che è stato seminato. Con la Vergine si chiude il percorso dell’individuo che contempla solo “sé stesso” nel mondo perché poi con la Bilancia inizierà ad esistere con l’Altro. Ecco perché questa è una fase fondamentale per portare dentro quella consapevolezza e fiducia in sé stessi guadagnata e sudata con le prime sei tappe, affinché poi il soggetto possa aprirsi a tutto ciò che esiste al di fuori di lui e sperimentare.
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